venerdì 17 agosto 2007

Scientology e la psichiatria di Empoli

La notizia, che ci era passata inosseravata, è questa:
MORTE MISTERIOSA DI UN GIOVANE IN UN LETTO DI PSICHIATRIA A EMPOLI


"...L'hanno trovato morto nel letto, nella sua stanza d'ospedale a Empoli
nel reparto di psichiatria. Prima il respiro affanoso, poi la lotta disperata dell'anestesista rianimatore, ma per lui non c'è stato niente da fare. E' morto così, in un letto d'ospedale madido di sudore, Roberto M. 24 anni, nato a
Firenze ma da tanti anni residente a Empoli con la famiglia.
Una morte sulla quale la famiglia, sconvolta dal dolore, ha chiesto alla magistratura di fare chiarezza. I parenti hanno avvertito la polizia che è andata all'ospedale ed ha acquisito i documenti da trasmettere al magistrato di turno. Sarà quest'ultimo a decidere se effettuare l'autopsia sul corpo del giovane. C'è da chiarire se il decesso, avvenuto per arresto cardiocircolatorio, sia dovuto a cause del tutto naturali o a qualche farmaco somministrato al ragazzo. Roberto era ricoverato in psichiatria il 4 giugno scorso.Era stato portato dopo una festa in casa, al termine della quale aveva dato in escandescenze.Si rese necessario il
ricovero e durante il tragitto i medici dovettero chiamare più volte polizia e carabinieri perchè Roberto stava eccedendo. Da allora, dopo essersi calmato e ripreso, il ragazzo era sottoposto alle cure ospedaliere. Sulla vicenda l'azienda sanitaria empolese ha diffuso un comunicato, escludendo, sulla base dei propri riscontri, che però saranno vagliati dal magistrato, che il decesso sia in qualche modo riconducibile ad un errore avvenuto nel reparto. Poi l'ASL racconta l'ultima notte di Roberto. "Alla sera il giovane si è coricato prendendo normalmente
sonno. Nelle prime ore del mattino il personale sanitario (medici ed infermieri) si è accorto che il paziente, apparentemente addormentato, aveva un respiro anomalo".Poi la crisi fatale. "

Tutta la nostra solidarietà, oltrechè naturalmente alla famiglia del giovane, anche ai medici ed al personale del reparto psichiatrico che, oltre a doversi occupare quotidianamente di gravi patologie e di innumerevoli situazioni di grave disagio personale e sociale, si trovano anche a doversi confrontare con la malafede delle organizzazioni legate a scientology che non perdono occasione per speculare su fatti come quello di Empoli, che ai loro occhi si prestano ad una conferma delle loro deliranti affermazioni su psichiatri e psichiatria.

In realtà, soffrono di un grave ed immotivato pregiudizio anti-psichiatrico che si fonda su convincimenti pseudo-deliranti.

Cito da wikipedia:
Il sentimento anti psichiatrico di Scientology è talmente radicato nella sua dottrina che il movimento rifiuta di dare la sua speciale assistenza spirituale, definita auditing, a chi in passato si sia avvalso di terapie psichiatriche o abbia fatto uso di psicofarmaci. Secondo dottrina, infatti, gli psicofarmaci e le pratiche psichiatriche in genere danneggerebbero irrimediabilmente lo spirito o thetan, rendendo inutile qualsiasi intervento di Scientology, “unica speranza per l'Umanità”, e condannando irrimediabilmente l'individuo “all'oblio”. Un notevole documento scritto da Hubbard nel 1968 mostra come egli pensasse di essere, assieme alla sua organizzazione, in guerra con la professione mentale di tutto il mondo. In una Direttiva Esecutiva intitolata "The War", Hubbard proclamava: «Psichiatria e "salute mentale" fu [sic] scelta come veicolo per minare e distruggere l'Occidente! E noi ci siamo messi di mezzo» ("The War", Executive Directive, L. Ron Hubbard, LRH ED 55 Int (Nov. 29, 1968)).
In quella lettera annunciava che lo scopo di Scientology era diventato «l'eradicazione della psichiatria». A proposito della sfida lanciata da Scientology contro psichiatria e salute mentale, Hubbard affermò che «è una guerra dura. Tutte le guerre sono dure. E non è finita.» (Hubbard, ibid.). Strategicamente, Hubbard dichiarò: «il nostro errore è stato quello di non aver assunto il controllo totale di tutte le cure mentali dell'Occidente. Bene, faremo anche quello» (Hubbard, ibid.). Parimenti, due anni dopo Hubbard annunciò: «sto lavorando per coesionare [sic] tutte le persone sino ad ora formate in associazioni professionali di ogni Paese, e per organizzare le cose in modo da prendere il controllo delle strutture di "cura mentale" e degli stanziamenti sociali del Pianeta» (“My Own Objectives” Executive Directive, L. Ron Hubbard, LRH ED 119 INT (Ago. 27, 1970)).


(e per chi è interessato fornisco il relativo link, che è questo )

Come da copione, non è mancata manche ad Empoli la sceneggiata degli usuali scientisti:

"PRESIDIO DI PROTESTA CONTRO LA MORTE DI ROBERTO
SABATO 30 GIUGNO alle ore 10:30
DAVANTI ALL'OSPEDALE S.GIUSEPPE DI EMPOLI
CONTRO LA MORTE DI ROBERTO
CONTRO TUTTI GLI ABUSI DELLA PSICHIATRIA
ROMPERE IL SILENZIO..CONDANNARE LA PSICHIATRIA!!

purtroppo a distanza di poco tempo della morte avvenuta a fine maggio di Edhmun Hiden, c/o all'Ottonello, struttura psichiatrica dell' ospedale Maggiore di bologna, mentre stava per essere sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio mercoledì 13 giugno ennesimo episodio di morte in un reparto psichiatrico questa volta in toscana..
Roberto M. ragazzo di 24 è morto per arresto cardiocircolatorio presso il reparto psichiatrico dell'ospedale s.giuseppe di Empoli.. dove si trovava da una settimana in trattamento sanitario obbligatorio.. esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla famiglia Melino e gridiamo con forza la nostra volontà di non fare passare sotto silenzio l'ennesimo grave episodio che si verifica in un reparto psichiatrico.

collettivo antipsichiatrico a.artaud-pisa"

il collettivo rimanda ad una delle associazioni di scientology, come anche a CCDU, perchenonaccada, CCHR ed una altra infinità di sigle siglette e siglettine che celano (ma nemmeno tanto)i soliti scientisti più o meno convinti del malaffare della psichiatria (o semplicemente in mala fede)che non hanno nulla di meglio da fare se non speculare sulle disgrazie altrui per i loro scopi e che non perdono occasione per criticare chi lavora in un campo difficile ed irto delle più disparate difficoltà come quello della salute mentale e della psichiatria.

Certo, la salute mentale è difficile da perseguire. La psichiatria è scienza giovane ed imperfetta, la causa del disagio mentale è lungi dall'essere chiarita, le terapie mostrano tutti i loro limiti (analogamente, del resto, a quanto accade in numerosi campi della medicina), ma è arduo pensare che obiettivi migliori possano essere perseguiti da sette che non si è ancora capito se trattano di religione o di fantascienza.

E che - francamente - non si capisce a che titolo ritengano di poter dire la loro in merito a questioni di cui non sanno nulla, ad eccezione di un qualche scombinato indottrinamento che possono aver ricevuto.

Un saluto ai colleghi della psichiatria di empoli, e l'augurio che gli accertamenti confermino, ancora una volta, la loro grande professionalità e capacità.

mercoledì 8 agosto 2007

Malattia mentale e turismo sessuale

MESTRE (VENEZIA) - Un attimo - tutto quello che serve per caricare 208 persone e le loro valigie su un treno.
Partenza Mestre, destinazione Budapest.
E poi, l'Oriente.
Un po' in ritardo sulla tabella di marcia ma "Quel treno speciale per Pechino" lascia la stazione veneta.

Pazienti psichiatrici e operatori della salute mentale, familiari e cittadini, una troupe: tutti sui vagoni pensati e voluti dai movimenti Anpis (Associazione nazionale polisportive per l'integrazione sociale) e "Le parole ritrovate", con il patrocinio del ministero della Salute.

Un 'evento', ma non così straordinario: da anni in qualunque servizio di salute mentale che sia degno di questo nome attività analoghe sono pressochè la regola.

Si legge, tra le righe della notizia, e del risalto che vi è stato dato, una straordinarietà che non solo non c'è, ma che non ci dovrebbe nemmeno essere, se nel frattempo la cultura nella quale viviamo avesse finalmente realizzato che i 'matti' non sono 'mostri', e che non hanno poi apsettative o esigenze così diverse dalle normali vacanze delle persone normali.

Che magari, essendo anche più sane, consentono che prosperi il turismo sessuale, passano le loro vacanze in thailandia e si intrattengono con bambine prepuberi.

I dati del turismo sessuale sono impressionanti, e a questi dovrebbe essere dato risalto estremo:

solo in brasile il turismo è aumentato del 13,5 per cento, e buona parte di questa percentuale è costituita dal turismo sessuale. 700 mila sono i turisti che provengono da America del Nord e Europa. 80 mila sono le prenotazioni fatte da italiani. Sono oltre 500mila i minori coinvolti nel turismo sessuale che vengono selezionati nei quartieri più poveri.

Nei balcani (Bulgaria) in una piccola cittadina abitata da 30mila abitanti ci sono 2mila prostitute. Migliaia di greci arrivano in autobus fino a qui in cerca di sesso a pagamento. Le donne costrette alla prostituzione vengono dalle regioni del nord con il più alto tasso di disoccupazione.

In Kenia: una vasta campagna condotta dall'UNICEF in Kenya per contrastare gli abusi e la prostituzione minorile , indica in circa 15.000 il numero di bambine e ragazzine tra i 12 e i 18 anni che saltuariamente si prostituiscono nei quattro distretti costieri del Kenya: Mombasa, Kilifi, Malindi e Kwale : in pratica, il 30% della popolazione della zona in quella fascia d'età.

Si scrivono però e si mettono in risalto le gite fuori porta dei matti.
Dai tempi della gita in barca a vela di jack nicholson con suo il gruppetto di matti sono notizie, queste, che non dovrebbero più fare notizia.
e per diverse ragioni

martedì 7 agosto 2007

Eros e pornografia

Sottotitolo di eros e/o pornografia: come indurre in errore un motore di ricerca e scrivere invece un post che con l'eros e la pornografia non ha nulla a che fare.


Trucchi banali e persino unpò infantili per attrarre l'interesse, a proposito di un blog che con i temi del titolo non ha nulla da spartire.

p.s. se avete trovato questo post cercando qualcosa a proposito dell' erotico, o del porno, vuol dire che i motori di ricerca, ancora, non sono abbastanza intelligenti.
Ma siccome non volevo 'fregare' anche voi, vi lascio due link appropriati: uno è quello della voce di wikipedia inerente la pornografia, l'altro quello - sempre di wikipedia - inerente l'eros.

venerdì 3 agosto 2007

Taormina e Rignano Flaminio in questa torrida estate

Carlo Taormina, legale di parte civile nella vicenda dei presunti abusi sessuali ai danni dei piccoli della scuola materna «Olga Rovere» di Rignano Flaminio, ha sollecitato il pm di Tivoli Marco Mansi a chiedere l'emissione di nuove ordinanze di arresto per due dei sette indagati: le maestre Marisa Pucci e Patrizia Del Meglio. Ma Taormina introduce anche un nuovo elemento nella vicenda: un misterioso incendio a Rignano nel 2006 che potrebbe aver cancellato tracce informatiche dei presunti abusi sessuali. La richiesta del nuovo arresto delle due maestre, illustrata dal penalista nel corso di una conferenza stampa, ha preso spunto dalle dichiarazioni delle due piccole, di cinque anni e un mese e quattro anni e dieci mesi, sentite rispettivamente il 28 ed il 30 luglio scorsi in sede di incidente probatorio disposto dal gip Elvira Tamburelli. Entrambe - ha sottolineato Taormina - hanno chiamato in causa le due maestre e ciò ha determinato «la sopravvenienza - è scritto nell'atto di sollecitazione - della fattispecie di gravità indiziaria. Pertanto si è realizzata una nuova situazione nella quale sia sul piano oggettivo che soggettivo vi è la prova della consumazione degli allucinanti abusi».

I bambini di Rignano sempre più sballottati tra perizie e controperizie, video ed opinioni, e nonostante - di certo - le attenzioni di tutti affinchè la loro situazione psicologica non peggiori ulteriormente: cosa, a questo punto, probabilmente non facile, se non francamente impossibile.
Da anni ormai al centro di una quantità di attenzioni e pressioni che renderanno impossibile, presumibilmente, una qualsiasi attendibilità. Senza contare i danni, se non quelli legati alle violenze subite (se le hanno subite), che deriveranno loro da questa penosa e terribile vicenda.
"Sono cose faticose, non le voglio raccontare. Se le sente mia madre...". Dietro queste parole si è trincerata la seconda bambina sentita nell'ambito dell'inchiesta sui presunti abusi sessuali legati alla scuola materna di Rignano Flaminio. La piccola, quattro anni e mezzo, ha chiamato in causa due maestre della "Olga Rovere" ma ha pure sostenuto che "le cose bruttissime non le ha viste - precisa la difesa degli indagati - ma solo sentite".
Un nuovo atto d'accusa alle insegnanti ma anche, come sottolineano i difensori degli indagati, con il riconoscimento che la piccola a quei "giochi cattivi" non ha partecipato, ma ne ha sentito solo parlare.

Da medico psichiatra, mi chiedo: com'è possibile che i periti, psicologi e neuropsichiatri infantili,non riescano a considerare ciò che dovrebbe a questo punto essere evidente a tutti, e cioè che - purtroppo - l'attendibilità dei bambini è ormai definitivamente compromessa? E come è possibile che non si rendano conto che ormai, anche con tutte le dovute attenzioni e cautele anche estreme, interrogatori e perizie non potranno far altro se non aggravare ulteriormente i danni psicologici che questi bambini hanno subito?
Non sarebbe opportuno pensare - da parte di chi coordina ed è responsabile delle indagini - che l'accertamento della verità - che mi auguro naturalmente sia ancora possibile - possa e debba ormai passare esclusivamente attraverso i riscontri dei fatti (medici e di altro genere) e non attraverso tali improbabili testimonianze?

I sintonia con quanto sotengo Giovanni Bollea, esimio professore di neuropsichiatria infantile, ha criticato pesantemente la pretesa di far testimoniare dei bambini di 5 anni nel caso dell’asilo di Rignano Flaminio. Non dice chi è innocente o colpevole, dice solo che tanto lavorio attorno ai bambini perché a tutti i costi ricordino e ripetano le eventuali violenze subite è dannoso. Più dannoso, in prospettiva, delle violenze stesse. I genitori dei bambini si indignano, e lo accusano, tra le altre nefandezze, di essere “pagato”. Ma no che Bollea non è pagato. Ha 93 anni, è ricco e stimato di suo: semplicemente dice una cosa ovvia ma sgradevole: la pedofilia è un reato difficilissimo da perseguire e da provare in un tribunale. Lo sanno in tutti i paesi evoluti del mondo, che rapidamente stanno adeguando i codici penali per questo tipi di reati, di cui fino a pochi anni fa si parlava e si sapeva pochissimo. Negli Stati Uniti diversi stati sono arrivati a prevedere la pena di morte per chi compisse per la seconda volta un atto di violenza sessuale su minire, anche nel caso il minore non venisse ucciso. Ma all’inasprimento delle pene corrisponde un maggior investimento in personale specializzato, e un divieto quasi assoluto di coinvolgere le vittime minorenni nelle indagini. Bollea è stato lapidario: sarebbe meglio avere dei colpevoli in libertà, piuttosto che dei bambini interrogati con tanta insistenza, e messi al centro di un “circo mediatico” che li renderà sgradevolmente celebri negli anni a venire. Ha ragione: siano gli adulti a farsi carico integrale della protezione dei bambini, senza eccezioni.

Un'ultima domanda, ai genitori dei bambini ed alla loro associazione Agerif: certi del fatto che la grande professionalità di Taormina, nonchè la sua estrema determinazione e forza, anche nell'esprimersi, giovi alla loro causa ed al clima che si dovrebbe cercare di stemperare attorno ai loro figli?

mercoledì 1 agosto 2007

Lavorare stanca

una interssante notizia a proposito del mondo del lavoro. mio nonno lavorava in una miniera. di amianto. in francia. ho pensato a lui leggendo questa notizia.


(ANSA) - PARIGI, 31 LUG - Il lavoro e' uno stress per il 75% dei lavoratori francesi, rivela un sondaggio TNS Sofres. Dopo la parola 'stress' nella classifica delle parole legate al lavoro compaiono, ma ad una certa distanza, 'interesse' (39%), 'fatica' (28%), 'noia' e 'piacere' (18% ex aequo), 'sofferenza' e 'dinamismo' (16% ex aequo). Il 91% dei francesi ritiene inoltre che le persone si stressino molto di piu' per motivi lavorativi negli ultimi anni.

e da noi? a parte ricordi e considerazioni personali,credo che lavorare sia dannoso alla salute, non sempre ma il più delle volte.

martedì 31 luglio 2007

Rignano, pedofilia e testimonianze dei bambini

I bambini di Rignano sempre più sballottati tra perizie e controperizie, video ed opinioni, e nonostante - di certo - le attenzioni di tutti affinchè la loro situazione psicologica non peggiori ulteriormente: cosa, a questo punto, probabilmente non facile, se non francamente impossibile.

Da anni ormai al centro di una quantità di attenzioni e pressioni che renderanno impossibile, presumibilmente, una qualsiasi attendibilità. Senza contare i danni, se non quelli legati alle violenze subite (se le hanno subite), che deriveranno loro da questa penosa e terribile vicenda.

"Sono cose faticose, non le voglio raccontare. Se le sente mia madre...". Dietro queste parole si è trincerata la seconda bambina sentita nell'ambito dell'inchiesta sui presunti abusi sessuali legati alla scuola materna di Rignano Flaminio. La piccola, quattro anni e mezzo, ha chiamato in causa due maestre della "Olga Rovere" ma ha pure sostenuto che "le cose bruttissime non le ha viste - precisa la difesa degli indagati - ma solo sentite".
Un nuovo atto d'accusa alle insegnanti ma anche, come sottolineano i difensori degli indagati, con il riconoscimento che la piccola a quei "giochi cattivi" non ha partecipato, ma ne ha sentito solo parlare.
Un iniziale atteggiamento di "chiusura" quindi della bimba. Che ha accennato a "cose bruttissime avvenute all'interno della scuola, in particolare in una stanza del seminterrato dove facevamo il gioco delle statue".

I difensori contestano il metodo dell'audizione e denunciano che "la bimba è stata ostaggio del giudice e del perito e sottoposta a uno stillicidio di condizionamenti e suggestioni".

Il legale di parte civile precisa che la sede più idonea per questo genere di attività istruttorie non è il tribunale. "La bambina non esce bene da questa esperienza, i bambini non vivono bene queste situazioni".

fonte: republica.it

martedì 24 luglio 2007

Sette, google e libertà di opinione.

La Setta Scientology approfittando delle controverse clausole del Digital Millenium Copyright Act, ha citato Google ingiungendo al motore di ricerca di non includere più tra le sue referenze tutti i siti anti-Scientology che, secondo la setta, violano la proprietà intellettuale della “Chiesa di Scientology”. Sempre più agguerrita, la setta minaccia seriamente la libertà di opinione, almeno per quanto concerne la conoscenza della setta medesima. Per ora. E per il futuro?

Tra i siti colpiti dalla censura imposta da Scientology vi è Xenu.net che ha raccontato di aver ricevuto una lettera da Google in cui era scritto: “Abbiamo rimosso alcuni specifici URL in risposta ad una notifica…. Se non avessimo rimosso questi URL saremmo stati soggetti a denuncia per violazione di copyright, senza riguardo ai relativi meriti”

I due siti fortemente critici nei confronti della Chiesa creata da Ron Hubbard grazie ad una legge che dovrebbe tutelare il diritto d’autore ma in realtà limita la libertà degli individui sono spariti dal database di Google, il motore di ricerca più utilizzato su internet.

Non è la prima volta che la Chiesa usa la “forza” per fermare i suoi oppositori. Già nel 1995 Scientology denunciò uno dei suoi membri che aveva iniziato ad inviare su internet dati ed informazioni che mettevano in cattiva luce la setta, anche quella volta Scientology riuscì a convincere i giudici a sequestrare il computer del membro ribelle e ad impedire la diffusione di quelle informazioni, poi toccò al Washington Post, che in un suo articolo aveva giustappunto raccontato la storia di quel membro ribelle e del suo computer sequestrato, riportando tra l’altro stralci della pubblica sentenza emessa dal giudice.

Ma gli attacchi di Scientology non si fermano ai soli Stati Uniti, un internet provider Olandese ha affermato di essere stato “perseguitato” per anni dalla setta, la sua colpa naturalmente era quella di ospitare un sito anti-Scientology.

Se desiderate reperire ulteriori informazioni serie ed obiettive riguardo al “credo” di Scientology potete leggere quanto riportato su Wikipedia, che definisce Scientology la più grande truffa del secolo ed il suo fondatore un imbroglione cosmico.