MESTRE (VENEZIA) - Un attimo - tutto quello che serve per caricare 208 persone e le loro valigie su un treno.
Partenza Mestre, destinazione Budapest.
E poi, l'Oriente.
Un po' in ritardo sulla tabella di marcia ma "Quel treno speciale per Pechino" lascia la stazione veneta.
Pazienti psichiatrici e operatori della salute mentale, familiari e cittadini, una troupe: tutti sui vagoni pensati e voluti dai movimenti Anpis (Associazione nazionale polisportive per l'integrazione sociale) e "Le parole ritrovate", con il patrocinio del ministero della Salute.
Un 'evento', ma non così straordinario: da anni in qualunque servizio di salute mentale che sia degno di questo nome attività analoghe sono pressochè la regola.
Si legge, tra le righe della notizia, e del risalto che vi è stato dato, una straordinarietà che non solo non c'è, ma che non ci dovrebbe nemmeno essere, se nel frattempo la cultura nella quale viviamo avesse finalmente realizzato che i 'matti' non sono 'mostri', e che non hanno poi apsettative o esigenze così diverse dalle normali vacanze delle persone normali.
Che magari, essendo anche più sane, consentono che prosperi il turismo sessuale, passano le loro vacanze in thailandia e si intrattengono con bambine prepuberi.
I dati del turismo sessuale sono impressionanti, e a questi dovrebbe essere dato risalto estremo:
solo in brasile il turismo è aumentato del 13,5 per cento, e buona parte di questa percentuale è costituita dal turismo sessuale. 700 mila sono i turisti che provengono da America del Nord e Europa. 80 mila sono le prenotazioni fatte da italiani. Sono oltre 500mila i minori coinvolti nel turismo sessuale che vengono selezionati nei quartieri più poveri.
Nei balcani (Bulgaria) in una piccola cittadina abitata da 30mila abitanti ci sono 2mila prostitute. Migliaia di greci arrivano in autobus fino a qui in cerca di sesso a pagamento. Le donne costrette alla prostituzione vengono dalle regioni del nord con il più alto tasso di disoccupazione.
In Kenia: una vasta campagna condotta dall'UNICEF in Kenya per contrastare gli abusi e la prostituzione minorile , indica in circa 15.000 il numero di bambine e ragazzine tra i 12 e i 18 anni che saltuariamente si prostituiscono nei quattro distretti costieri del Kenya: Mombasa, Kilifi, Malindi e Kwale : in pratica, il 30% della popolazione della zona in quella fascia d'età.
Si scrivono però e si mettono in risalto le gite fuori porta dei matti.
Dai tempi della gita in barca a vela di jack nicholson con suo il gruppetto di matti sono notizie, queste, che non dovrebbero più fare notizia.
e per diverse ragioni
mercoledì 8 agosto 2007
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